Blocco conto corrente: motivi e soluzioni

In cosa consiste il blocco di un conto corrente?

In un mondo sempre più digitale e connesso, preservare la sicurezza dei propri dati, come anche delle proprie finanze, non è più solo una scelta ma una priorità.

Molto spesso è la banca a prendere delle misure preventive in tal senso, come nel caso del tanto temuto blocco del conto corrente, che inevitabilmente possono provocare non pochi disagi al cliente. Basti considerare, infatti, l’utilità e il peso che al giorno d’oggi il conto corrente ha nelle operazioni di quotidiana amministrazione dell’utente - accredito dello stipendio, domiciliazione bancaria delle utenze o addebito di abbonamenti e pagamenti ricorrenti - per capire quanto sia fondamentale non incorrere in spiacevoli imprevisti che potrebbero compromettere la sua salute finanziaria e, al tempo stesso, l’efficienza delle operazioni di daily banking.

Prima di passare in rassegna le possibili cause a monte del blocco di un conto corrente, è il caso di definire esattamente in cosa consiste questo procedimento comune a tutte le banche. In tal senso, possiamo affermare che il conto si trova in stato di blocco quando il cliente non è in grado di accedervi ed effettuare operazioni che possano, ad esempio, peggiorare condizioni debitorie già in atto o che prevedano il trasferimento da un conto a un altro per evitare sanzioni. Esiste anche un blocco meno perentorio, che viene applicato solo alla home banking, per via di una serie di tentativi di accesso sospetti al conto in questione.

Ma, indipendentemente dall’entità del blocco, per cercare di non incorrere in brutte sorprese, è importante conoscere le cause che possono far scaturire questa spiacevole conseguenza, in modo che i prodotti e i servizi  del conto corrente temporaneamente sospesi possano essere rapidamente ripristinati senza incorrere in ulteriori problemi.

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Ecco i motivi per cui la banca può bloccare un conto corrente

Non esiste un unico motivo che porta all’attivazione del blocco del conto corrente, le condizioni possono essere molteplici e collegate allo stesso istituto di credito o promosse da privati o altri enti. Di seguito le più comuni:

  • Mancato aggiornamento dei dati: le banche lavorano con rigide regole di sicurezza che richiedono la presentazione di documenti per dimostrare l'identità e il reddito dei loro clienti o l’aggiornamento degli stessi. In assenza di tali informazioni, la banca può bloccare il conto corrente dei titolari.
  • Decesso del titolare del conto: la banca procede al blocco del conto corrente per decesso del titolare quando un familiare ne comunica l’avvenuta scomparsa. Il blocco in questo caso ha lo scopo di impedire il perpetrarsi degli addebiti, poiché i fondi contenuti in questi conti diventano parte dell'eredità. 
  • Stato di insolvenza nei confronti della banca: si verifica quando il titolare del conto non salda, entro i termini prestabiliti, un debito contratto con la banca – dovuto, ad esempio, alla spesa di una somma eccedente la liquidità disponibile - generando uno scoperto (conto in rosso). Per evitare di arrivare a questi estremi una soluzione utile potrebbe essere creare un Conto Salvadanaio per avere un cuscinetto finanziario per eventuali necessità senza andare ad intaccare la liquidità del conto corrente.
  • Disaccordo tra correntisti: la banca può procedere al blocco di un conto corrente con più di un intestatario nel caso in cui si registrino dei movimenti contraddittori delle parti coinvolte. In tal senso, è fondamentale che tra gli intestatari ci sia un rapporto di fiducia e degli obiettivi comuni per non generare un conflitto di interessi a danno della sicurezza del conto corrente.
  • Sospetto di frode: grazie alle sue rigorose politiche di sicurezza, la banca può bloccare qualsiasi conto in presenza di movimenti che possano essere interpretati come un tentativo di frode. In questo caso, è fondamentale preservare la sicurezza di tutti i dispositivi da cui si opera in remoto.
  • Password dimenticata: la banca potrebbe bloccare solo l’home banking per aver rilevato una serie di operazioni sospette nella procedura di accesso, come l’inserimento di credenziali non valide. Per prevenire il problema la migliore soluzione è preservare la sicurezza del proprio conto optando per l’accesso biometrico, molto più efficace ed immediato rispetto alle classiche password, poiché il login non dipende da ciò che si ricorda ma dalle proprie caratteristiche fisiche (impronta digitale o riconoscimento facciale). Quando il problema invece è già in atto, per poter riprendere le normali operazioni alcuni istituti di credito permettono al correntista di modificare la password di accesso direttamente online o per telefono (tramite delle domande di sicurezza impostate in fase di apertura del conto) mentre altri optano per la consegna delle nuove credenziali di accesso in forma presenziale. 

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