Negli ultimi anni i conti deposito sono tornati al centro dell’attenzione di chi vuole far fruttare la liquidità in modo semplice e sicuro.
Con l’aumento dei tassi d’interesse e la voglia di proteggere i risparmi dall’inflazione, sempre più italiani si chiedono: conviene aprirne uno?
In questa guida completa spieghiamo cos’è un conto deposito, come funziona e come calcolare il rendimento, con esempi pratici e consigli per scegliere quello giusto.
Cos’è un conto deposito
Un conto deposito è un prodotto bancario che ti permette di depositare una somma di denaro e ottenere un interesse in cambio, dopo un certo periodo di tempo.
A differenza di un conto corrente, il conto deposito non permette di effettuare pagamenti, ma serve esclusivamente per depositare capitale su cui maturano interessi.
Tipologie principali
- Conto deposito vincolato: blocchi la somma per un periodo prefissato (es. 6 o 12 mesi) e ricevi un rendimento tipicamente maggiore.
- Conto deposito libero (non vincolato): puoi ritirare i soldi quando vuoi, ma gli interessi sono tipicamente più bassi.
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Come funziona un conto deposito
Il funzionamento è semplice:
- Apri il conto online o in filiale (spesso associato a un conto corrente d’appoggio).
- Versi una somma di denaro.
- La banca ti riconosce un interesse annuo lordo, calcolato in base alla durata e al tipo di vincolo.
- Alla scadenza (o periodicamente) ricevi gli interessi maturati.
Tassazione e costi
I costi associati a un conto deposito variano a seconda dell’istituto bancario e delle condizioni previste dal contratto.
Gli interessi che maturi sono soggetti a una ritenuta fiscale del 26%, già trattenuta automaticamente dalla banca al momento dell’accredito.
Sul conto si applica anche l’imposta di bollo dello 0,20% annuo, che viene addebitata una sola volta l’anno — o al momento della chiusura, se avviene prima.
Garanzia
I conti deposito sono tutelati dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD). Questo fondo garantisce la protezione fino a 100.000 € per ciascun depositante e per banca: significa che, anche in caso di difficoltà finanziarie dell’istituto, il tuo capitale (fino a quel limite) è completamente coperto.
Il rimborso viene attivato automaticamente dal FITD senza necessità di fare richiesta, entro i termini previsti dalla normativa europea (generalmente entro 7 giorni lavorativi).
Si tratta quindi di una tutela concreta e automatica, che rende il conto deposito una scelta apprezzata da chi cerca stabilità e protezione per i propri risparmi.
Come si calcola il rendimento di un conto deposito
Capire come si calcola il rendimento di un conto deposito ti aiuta a stimare il guadagno reale che otterrai alla scadenza.
Il tasso pubblicizzato dalle banche è lordo, quindi prima dell’applicazione di imposte e oneri.
Per conoscere il rendimento effettivo, bisogna considerare:
- La ritenuta fiscale del 26% sugli interessi maturati.
- L’imposta di bollo dello 0,20% annuo sul capitale depositato
Esempio pratico. Immagina di depositare 10.000 € su un conto deposito con un tasso lordo dell’1,50%.
Il rendimento cambia in base alla durata del vincolo:
| Durata del deposito | Interessi lordi (€) |
Ritenuta 26% (€) |
Imposta di bollo (€) |
Rendimento netto (€) |
|---|---|---|---|---|
| Durata del deposito
6 mesi (≈182 giorni) |
Interessi lordi (€)
75,00 |
Ritenuta 26% (€)
-19,50
|
Imposta di bollo (€)
-10,00
|
Rendimento netto (€)
≈45,50
|
| Durata del deposito
12 mesi (365 giorni) |
Interessi lordi (€)
150,00 |
Ritenuta 26% (€)
-39,00
|
Imposta di bollo (€)
-20,00
|
Rendimento netto (€)
≈91,00
|
| Durata del deposito
24 mesi (730 giorni) |
Interessi lordi (€)
300,00 |
Ritenuta 26% (€)
-78,00
|
Imposta di bollo (€)
-40,00
|
Rendimento netto (€)
≈182,00
|
Fattori che influenzano il rendimento finale
- Durata del vincolo: periodi più lunghi permettono di maturare interessi più elevati.
- Tipo di conto: vincolato o libero, con differenze nella disponibilità dei fondi.
- Frequenza di capitalizzazione: alcune banche liquidano gli interessi periodicamente, altre alla scadenza.
Quando conviene aprire un conto deposito
Conviene aprire un conto deposito quando:
- hai liquidità ferma sul conto corrente;
- vuoi ottenere un piccolo rendimento esponendoti ad un rischio ridotto rispetto a quello tipicamente previsto da altre formi di investimento;
- hai obiettivi di breve periodo (6–24 mesi).
Non è invece lo strumento più adatto se:
- cerchi rendimenti elevati o variabili;
- hai bisogno di disponibilità immediata dei fondi vincolati.
I principali rischi del conto deposito
- Tasso fisso: se i tassi di mercato aumentano, il rendimento del tuo conto resta invariato.
- Inflazione: nel tempo può ridurre il potere d’acquisto dei guadagni.
- Vincolo temporale: in caso di svincolo anticipato, potresti perdere parte o tutti gli interessi maturati.
Come scegliere il conto deposito migliore
Quando confronti le offerte, valuta attentamente questi elementi:
- Tasso d’interesse netto: considera il rendimento reale dopo tasse e bollo.
- Durata del vincolo: verifica se puoi svincolare anticipatamente e con quali condizioni.
- Importo minimo richiesto: alcune banche non prevedono un versamento minimo iniziale, mentre altre sì.
- Modalità di accredito interessi: mensile, trimestrale o a scadenza.
- Garanzia FITD: assicurati che la banca aderisca al Fondo Interbancario.
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